Nel Novembre 2019 è stata pubblicata la prima edizione della guida Lonely Planet: Emilia Romagna. Mi ha da subito incuriosito, finalmente sono riuscito a comprarla e a leggerla. Quindi, ho deciso di condividere con voi le mie impressioni con questa breve recensione.
La Guida
Si tratta di un libro di oltre 400 pagine, e come contraddistingue le guide Lonely Planet, ci tantissime informazioni e curiosità che dettagliati e precisi.
La guida è organizzata in diverse sezioni: introduzione, storia e poi i dettagli provincia per provincia. Infine un’ultima sezione molto interessante sulle curiosità della Regione: in particolare l’enogastronomia. Ovviamente senza dimenticare la piadina!
La guida è realizzata da 5 autori: Remo Carulli, Denis Falconieri, Adriana Malandrino, Piero Pasini, Rossana Cinzia Rando. Hanno girato la regione in lungo e in largo e ognuno di loro si è occupato di una sezione diversa e alla fine della guida trovate tutte le indicazioni.
Ogni provincia ovviamente ha un capitolo dedicato dove potete trovare tutte le informazioni del capoluogo, dei dintorni e delle altre città principali della provincia. Come in tutte le guide ovviamente trovate oltre alle indicazioni sulla storia, anche indicazioni sull’enogastronomia, sugli alloggi ma anche su locali e attività commerciali tipiche della regione o della provincia.
La parte finale della guida è quella che più mi ha colpito, con un’interessante presentazione dell’enogastronomia regionale e delle tradizioni. Ci sono interi capitoli dedicati ai salumi, alla pasta, ai formaggi (anche il nostro amato squacquerone), ai pani e ovviamente alla piadina.
Ho trovato interessante, come gli autori hanno spiegato le varie differenze tra le provincie, ma soprattutto la distinzione tra Emilia e Romagna. Campanilismi a parte. Parafrasando le loro parole, ci sono più differenze tra Bologna e Ferrara che distano 50 km, rispetto a Boston e Los Angeles che di chilometri di distanza ne hanno oltre 3000!
Torniamo alla piadina
Ovviamente si parla anche di piadina e se ne parla in diversi modi per tutta la guida.
Prima di tutto, nelle province Romagnole di Ravenna, Forli-Cesena e Rimini, sono citate molte piadinerie e ristoranti specializzati nella cucina romagnola. Se non li conoscete dovete assolutamente provarli! Se venite in Romagna per la prima volta, seguite i suggerimenti degli autori e cominciate il vostro viaggio enogastronomico da questi locali. Non ne resterete delusi, anzi!
Inoltre, nel capitolo finale sull’enogastronomia e le tradizioni, c’è una sezione dedicata alla piadina. O meglio, gli autori rispondono alla domanda: pane o piadina?
Nel rispondere alla domanda, vi spiegano i pani tradizionali dell’Emilia Romagna. In particolare, vengono citate le coppie ferraresi di Ferrara, i borleghi di Modena e ovviamente la piadina romagnola e i crescioni. Altre sezioni sono dedicate a tigelle e crescentine e gnocco fritto o torta fritta.
Una bella presentazione dei pani tradizionali emiliano romagnoli. Ciononostante, devo ammettere che mi sarei aspettato una sezione tutta dedicata alla piadina romagnola: la regina dello street food che in tanti ci invidiano e copiano.
Una guida per tutti
Per finire, credo che quesa guida Lonely Planet Emilia Romagna, sia davvero una bella guida, molto completa e curata. Adatta a tutti. Mi spiego: sia per chi viene da fuori regione, ma anche per gli autoctoni, . La nostra regione è veramente grande e piena di tradizioni e borghi nascosti, che è impossibile conoscerli tutti. Gli autori hanno davvero cercato le curiosità e gli angoli più nascosti della regione. Un viaggio tra le bellezze dell’Emilia Romagna indirizzata davvero a tutti.
Se pianificate una vacanza in Emilia Romagna, questa guida può davvero offrirvi tantissimi spunti per rendere il vostro soggiorno indimenticabile e dovete assolutamente procurarvela.
Se invece la conoscete già, fatemi sapere nei commenti se vi è piaciuta come a me.