Che siate romagnoli o no, siete sicuri di sapere queste dieci cose della piadina? Magari ne sapete molte di più, o magari siete in vacanza e non conoscevate la piadina romagnola.
Queste dieci cose vi daranno un po’ di informazioni e indicazioni su quello che state per mangiare!
1. La Piadina E’ Romagnola.
La piadina è un piatto tipico della tradizione contadina romagnola, quella parte dell’Emilia Romagna che parte da Rimini e va fino a Imola e a Ravenna. Oggi, la si trova in tutta Italia e anche all’estero. Dal 2014, grazie al marchio IGP, la ricetta tradizionale viene tutelata e la sua origine è la Romagna.
2. La vera piadina romagnola esiste!
Bisogna chiarire che non ne esiste una sola, non esiste una sola ricetta. In Romagna ovunque andiate, troverete sempre e solo la vera Piadina Romagnola. Percorrendo la via Emilia, da Rimini fino a Imola, lo spessore della piadina aumenta sempre più e gli ingredienti possono variare, ma se restate in Romagna, mangerete sempre Piadina Romagnola.
Non dimenticate che “niente unisce più i romagnoli della Piadina Romagnola e niente li divide più della sua ricetta”.
3. La piadina è fatta con lo strutto di maiale.
Ci sono tante ricette anche solo in Romagna, ma se c’è un ingrediente sul quale tutti i romagnoli sono d’accordo ed è lo strutto. Oggi poi trovate impasti preparati con mille varianti e alternative allo strutto, ma se volete mangiare la vera piadina romagnola, beh, è quella con lo strutto.
4. Cassone, cascione o crescione.
Chiamatelo pure come volete, perché in linea di principio si assomigliano molto. L’impasto della piadina si farcisce crudo, si chiude e poi si cucina come una normale piadina. La ricetta della piadina cambia e cambia anche il nome della sua versione chiusa. Il cassone/crescione per eccellenza è quello con le rosole di campo. Comunemente chiamato Crescione/Cassone con le erbe.
5. La piadina e la pizza sono due cose diverse.
Per molti potrebbe essere una banalità, ma è giusto ricordarlo per mettere le cose in chiaro! Della piadizza … ne parleremo in un secondo momento.
6. La piadina si cucina sul testo.
La piadina va cotta sulla teglia. L’ideale e la tradizione è il testo Montetiffi in terracotta, sul fuoco vivo del camino. Ma va bene anche un’altra teglia in terracotta oppure una teglia in ghisa o ancora una teglia liscia. È accettabile anche una padella piatta antiaderente.
Ma assolutamente no alla bistecchiera, su internet si vedono “obrori”! Bruciature a strisce e crudità. Non sono piadine.
Forno a microonde… assolutamente da evitare!
7. La Piadina non è un kebab, né una crepes, né una tortillas.
Queste pietanze apparentemente si assomiglino, alcuni ingredienti sono comuni. Sono tutti pani della tradizione di culture diverse. Tutti buonissimi, ma ripeto, tutti diversi, non confondiamole!
8. La piadina romagnola si fa nei chioschi o in casa.
Da qualche anno, la piadina romagnola ha ottenuto il marchio IGP, un grande riconoscimento e una tutela per un piatto regionale cosi famoso. Ma la piadina romagnola, quella tradizionale, quella romantica, quella dello street food, quella cotta e mangiata al momento, quella della passeggiata in riva al mare, quella delle serate con gli amici, è fatta nei chioschi o preparata in casa. Seguendo le ricette non scritte, tramandate da generazioni.
9. Piadina non è il diminutivo di niente.
Piadina non è un diminutivo, è il suo nome. In alcune zone della Romagna la si trova indicata come Piada. Piada è la contrazione di Piadina, non il contrario.
10. Mangiare piadina romagnola mette di buon umore!
Provare per credere!
Anche perché se volete la prova della verità di queste dieci cose, non dovete far altro che assaggiarla!